domenica 27 novembre 2011

Focaccia al baccalà

focaccia al baccalà
Ciao lettori, come vi è andata la domenica? La mia è stata una giornata bellissima, un'amica è venuta a Bolzano e abbiamo passato la giornata assieme! Quanto è bello vedere gli amici dopo tanto tempo? In più la mia amica mi ha regalato dei dolcetti buonissimi e un libro di cucina piemontese, quindi aspettatevi qualche ricettina ;) Grazie Silvia!!!

Passando alle ricette...questo mese avevo deciso di non partecipare all'mtc: il baccalà qui non piace, non sapevo dove recuperarlo e non è stato un gran periodo. Stavo per scrivere ad Alessandra quando mi sono detta: vabbeh, se trovo il baccalà ci provo.
Visto che gli ingredienti da utilizzare erano baccalà e pomodoro e io col baccalà non ho mai avuto rapporti, mi sono concentrta sul pomodoro. A me piace la focaccia col pomodoro, quindi perché non fare una focaccia al baccalà? Sì, ok, il percorso non è prettamente logico ma insomma :)
Comunque vi lascio la ricetta, baci!
focaccia al baccalà
Ingredienti:

per la base:

300 gr di farina

240 gr di acqua

15 gr di olio

6 gr di sale

1 cucchiaino di zucchero

4,5 gr di lievito secco


per la farcia:

un filetto di baccalà da 300 gr
farina 00
passata di pomodoro
olio all'aglio


In una ciotola ho messo il lievito, lo zucchero e 120 gr di acqua. Ho lasciato a lievitare per circa 1 ora e mezza. Quindi ho aggiunto la farina, il sale, l'olio e 120 gr di acqua. Ho lavorato l'impasto con il gancio ad uncino del kenwood, quindi ho messo a lievitare per circa 7 ore.

Ho messo a bagno il baccalà per circa 20 ore, cambiando l'acqua di tanto in tanto. Ho spinato il baccalà e ho tolto la pelle. Ho tagliato il baccalà a pezzettini e li ho messi in un sacchetto per alimenti. Ho aggiunto due cucchiai di farina. Ho chiuso il sacchetto e l'ho sbattutto energicamente (un po' come fate col pandoro e lo zucchero a velo). Ho messo un po' d'olio in padella e ho messo buttato il pesce in padella. Ho lasciato cuocere.

Ho unto una teglia, quindi vi ho versato l'impasto. L'ho distribuito bene con le mani. Con un cucchiaio ho messo un po' di passata di pomodoro sull'impasto. Ho infornato la focaccia a 220°, lasciandola un paio di minuti sulla parte più bassa del forno. Quando la focaccia è prossima alla cottura, ho aggiunto ancora salsa di pomodoro e il baccalà.
Ho finito di cuocere e ho aggiunto dell'olio all'aglio a crudo.
L'olio all'aglio lo realizzo frullando una parte di aglio e 2 parti di olio evo. Dura 2-3 settimane in frigo.

Con questa ricetta partecipo all'mtc di novembre:

sabato 26 novembre 2011

Rotolo al radicchio su fonduta di asiago

Bonjour!Come state? Io sono in piena fase creativa: i biscotti sono in forno, la pasta da pizza sta lievitando...nel frattempo vi voglio dare la ricetta di questo rotolo al radicchio.
La ricetta originale era del numero dello scorso anno di sale e pepe, peccato che le dosi e i procedimenti fossero in parte assurdi e mi sono ritrovata a dover modficare il tutto in corsa... Inutile dirvi che la foto sul giornale nulla centrava con la ricetta indicata!!!
Vi propongo quindi la ricetta modificata e spero vi piaccia :)
Rotolo al radicchio
Ingredienti (per 4 persone):

per il rotolo (con queste dosi viene proprio sottile, vi consiglio di farne doppia dose):

50 gr di farina da polenta
50 gr di farina di semolino
4 dl di latte
25 gr di burro
25 gr di parmigiano
1 tuorlo

per il ripieno:

280 gr di ricotta
500 gr di radicchio
30 gr di porro
olio,sale, pepe

per la fonduta:

150 gr di asiago
1 dl di latte

Ho iniziato preparando il rotolo. Ho fatto bollire il latte, quindi ho aggiunto la farina da polenta e quello di semolino. Ho cotto, mescolando, per circa 20 minuti. Ho tolto dal fuoco, quindi ho aggiunto il burro, il tuorlo e il parmigiano. Ho regolato di sale. Ho messo il composto su un foglio di carta da forno, vi ho appoggiato sopra un altro foglio di carta da forno e ho tirato l'impasto con un mattarello, cercando di cercare un rettangolo. Ho messo a raffreddare.

Ho lavato il radicchio e ho tolto il torsolo. Ho tritato il radicchio e l'ho messo da parte. Ho lavato e tritato il porro. Ho soffritto il porro e il radicchio in una padella con un po' d'olio. Ho fatto raffreddare un po', quindi ho ammalgamato il tutto con la ricotta. Ho regolato di sale e di pepe.

Ho ripreso il rotolo e vi ho distribuito sopra il ripieno. Aiutandomi con la carta da forno sottostante l'impasto, ho arrotolato il tutto, lasciando l'apertura in basso. Ho messo un attimo in frigo.
rotoloal radicchio
Nel frattempo ho scaldato il forno a 180°. Una volta che il forno si è scaldato, vi ho messo il rotolo e ho cotto per 20 minuti (se fate doppia dose di rotolo ci vorrà di più). Una volta cotto ho tirato fuori il rotolo e l'ho lasciato intiepidire.

In un pentolino ho messo l'asiago e il latte e ho fatto sciogliere il tutto.

Su ogni piatto ho messo alcuni cucchiai di fonduta, quindi vi ho appoggiato sopra due fette di rotolo.

Con questa ricetta partecipo al contest di Love at first bite:

giovedì 24 novembre 2011

Sono a Bolzano: cosa mangio? Crostini di milza in brodo

crostini di milza in brodo
Ciao a tutti e benvenuti ai nuovi lettori! E' quasi una settimana che non scrivo, purtroppo è stata davvero una brutta settimana: brutte notizie, un esame poco piacevole...insomma non ero veramente dell'umore giusto per scrivere. Voglio che qui ci sia serenità, gioia, condivisione, positività. Cercate quindi di capire la mia assenza.
crostini di milza in brodo
Per farmi perdonare stasera vi presento un piatto semplice ma che mi piace moltissimo in inverno: i crostini di milza in brodo. Piatto di origine tedesca, potrete gustarlo in moltissimi ristoranti del Trentino Alto Adige durante la stagione fredda. A me piace molto comprare i crostini pronti e freschi in macelleria e limitarmi a tagliarli e tuffarli nel brodo.
Se posso darvi un consiglio, una delle migliori macellerie con prodotti tipici altoatesini la trovate in piazza delle Erbe. Se siete a metà della piazza e guardate verso i portici, andate a sinistra: la macelleria si trova sulla destra!
I crostini di milza sono semplicissime fette di pane ripiene alla milza e successivamente fritte! Si mangiano rigorosamente in brodo e secondo me sono un modo "furbo" per far mangiare a bimbi e "renitenti" una parte così strana del bovino. Oltretutto la milza è ricchissima di ferro, quindi può essere benefico per chi è tende ad essere anemico.
Come vi ho detto, io i crostini li compro freschi in macelleria, ma se voleste farli in casa vi lascio la ricetta presa da un libro davvero molto bello di cucina altoatesina: "cucina tradizionale del Sudtirolo" di Hanna Perwanger.
crostini di milza in brodo
Ingredienti (per 4-5 persone):

un po' di cipolla
un po' di prezzemolo
30 gr di burro
1 uovo
50 di milza
sale e pepe
1 presa di noce moscata
2 panini raffermi (ma se volete semplificarvi la vita usate del pane da toast)
grasso per friggere
1 litro di brodo di carne


Tritate la cipolla e il prezzemolo e fate soffriggere in un po' di grasso. Fate raffreddare e unite il tutto al burro battut a schiuma. Aggiungete l'uovo, la milza tagliuzzata, sale, pepe noce moscata e mescolare bene.
Spalmate un po' di composto sul pane e chiudete con un'altra fetta di pane. Fate soffriggere i crostini nel grasso. Servite in brodo.


Bacini a tutti e al prossimo post, che sarà sul natale a Bolzano ;)

venerdì 18 novembre 2011

Crema di finocchio allo zafferano con frutti di mare (Fennels cream with saffron and seafood)

crema di finocchio allo zafferano con frutti di mare
Ok, lo ammetto, quando non scrivo per un po' il blog mi manca e tanto anche! Mi piace condividere con voi le mie ricette, mi fa stare bene farvi entrare almeno indirettamente nella mia cucina.
Dopo avervi fatto sapere questa cosetta, vorrei raccontarvi una piccola cosa, che forse a voi non interessa molto ma penso sia importante far sapere quando qualcuno fa qualcosa di buono. Da un paio di settimane nella mia facoltà le macchinette non sono più quelle di prima, o meglio, sono state rese green! Come? Con un'operazione semplicissima: bicchieri e stecchini di plastica sono stati sostituiti con bicchieri di carta e stecchini di legno (come quelli del gelato per intenderci). A molto potrà sembrare una cavolata di poco conto, ma guardando le perenni file per bere il caffè il risparmio in termini di rifiuti. In più in tutti i corridoi sono stati posizionati i bidoni per la raccolta differenziata con tutte le istruzioni del caso. Speriamo che sia solo l'inizio e che in tutti gli uffii e pubblici avvenga questo piccolo e grande cambiamento :)

E ora...passiamo alla ricetta di stasera! Se vi dicessi che l'ho preparata un giorno in cui sono arrivata tardi e dovevo tirare su qualcosa con i resti agonizzanti nel frigo ci credereste? In effetti questa crema ha un'aria molto chic e può essere un'idea per il periodo delle feste, sia come primo piatto leggero in mezzo a tacchini farciti e fois gras, sia come piatto per disintossicarvi fra un pranzo e un cenone. Fatemi sapere se vi piace!

Ingredienti (per 3-4 persone):

3 finocchi piccoli
2 spicchi d'aglio
1 bustina di zafferano
400 gr di frutti di mare
brodo di verdure
sale, pepe misto

Ho lavato e mondato i finocchi. Li ho tagliati a piccoli pezzi. Ho sbucciato l'aglio e l'ho tritato grossolanamente. L'ho messo in una pentola con un po' d'olio e l'ho fatto soffriggere. Ho aggiunto i finocchi e ho coperto a filo con il brodo. Ho fatto cuocere finché i finocchi si sono ammorbiditi, quindi ho aggiunto lo zafferano e ho frullato tutto con il minipimer. Ho continuato a cuocere altri 5 minuti per far restringere un po' la crema. Ho aggiustato di sale e pepe.
A parte ho sbucciato e schiacciato uno spicchio d'aglio. L'ho messo in padella con un po' d'olio, quindi ho aggiunto i frutti di mare (i miei erano un mix per risotti al naturale congelato). Ho fatto cuocere pochi minuti, quindi ho salato e pepato.
Ho versato la crema nei piatti, quindi vi ho adagiato sopra i frutti di mare.
Vi consiglio di servire la crema tiepida, o comunque non bollente, altrimenti non sentirete tutti i sapori.


Ingredients (serves 3-4):

3 small fennels
2 cloves of garlic
1sachet of saffron
200g of seafood
vegetable stock
salt, mixed pepper

I washed and peeled the fennels. I chopped them in small cubes. I peeled one clove of garlic and chopped crudely. I put it in a saucepan with a bit of olive oil and I browned it. I added the fennels and covered with the stock. I cooked until the fennels were softened, then I added the saffron and blended. I continued to cook for 5 minutes more to ticken the cream. I added salt and pepper to taste.
Apart I peeled and squashed the clove of garlic. I put it in a fryingpan with a bit of olive oil, then I added the seafood (my seafood were a frozen natural mix for risotto). I cooked few minutes, then I added salt and pepper to taste.
I poured the cream in the plates, then I laid down the seafood.
I advise you to serve the cream lukewarm, or anyway not boiling hot, otherwise you can't taste all the flavours.

martedì 15 novembre 2011

Quadro alle castagne con chantilly e kakimela

Quadro alle castagne con chantilly e kakimela
Quadro alle castagne con chantilly e kakimela
Siete pronti per il dolceee?? Ebbene sì, saltiamo momentaneamente il primo del menu del compleanno di mia sorella, per saltare direttamente al dolce. Vado molto fiera di questa ricettina perché è stato un vero e proprio esperimento, non avevo mai usato la farina di castagne e anche gi abbinamenti erano nuovi per me.
Posso dire che l'esperimento è riuscito egregiamente! E' venuto un dolce leggero, cremoso, equilibrato. La dolcezza della chantilly e del marron glacé è smorzato dalla freschezza dei kakimela e dall'amaro del cacao (che non serve quindi, solo come decorazione!). Il dolce è buono da subito, ma vi consiglio di lasciarlo riposare in modo che tutti i gusti si ammalgamino bene. Il pan di spagna di castagne non è stato bagnato perché era umido al punto giusto.
Spero possa essere un bello spunto per le feste, quando magari si dedica un po' più di tempo alla preparazione del dessert ;)
Ah, dimenticavo, sapete cosa sono i kakimela vero? Si tratta di frutti orginari del giappone che hanno lo stesso sapore dei kaki normali, ma hanno la consistenza di una mela (più o meno). Non hanno un nocciolo, quindi si possono mangiare interamente, dopo aver staccato il picciolo. Hanno il vantaggio di essere trasportabili e di poter essere mangiati senza il cucchiaino, proprio perché sono belli compatti. Io di solito per mangiarli così da soli non li sbuccio, ma fate voi come preferite ;)
E ora...ricettinaaaaa!!! Besitos!
Quadro alle castagne con chantilly e kakimela
Ingredienti (per una torta 24x24 cm):

per il pan di spagna alla castagna:

8 uova
265 gr di zucchero
90 gr di farina 00
180 gr di farina di castagne
8 gr di lievito

per la crema chantilly:

750 gr di latte intero
225 gr di zucchero
6 tuorli
75 gr di fecola di patate
12 gr di gelatina in fogli
300 gr di panna fresca
180 gr di marron glacé (va a gusti, quindi se via piacciono tantissimo, mettetene di più!)

per lo strato intermedio:

1 e mezzo kakimela
4 cucchiai di zucchero
per la decorazione:

cacao amaro


Ho iniziato preparando il pan di spagna. Ho montato le uova con lo zucchero per 20 minuti. Mi raccomando, le uova devono essere a temperatura ambiente. Io ho usato il kenwood ma va bene qualsiasi tipo di fruste elettriche. Una volta montate le uova, ho mescolato la farina 00 con quella di castagne e con il lievito. Ho aggiunto poco alla volta il mix di farina alle uova montate, mescolando con una spatola in silicone (ma voi usate anche un cucchiaio di legno), con movimenti dal basso verso l'alto. Una volta in corporata tutta la farina ho messo da parte un attimo. Ho rivestito la mia teglia con carta da forno alla base e vi ho versato l'impasto. Ho messo a cuocere a 160°-170° per circa 35 minuti in forno statico. Non aprite per alcun motivo il forno prima che siano passati 20-25 minuti. Superato questo momento critico controllate il pan di spagna e fate la prova stecchino, visto che ogni forno cuoce a modo un po' suo e i tempi non sono sempre gli stessi. NB: io ho usato una teglia quadrata ma nulla vi vieta di usarne una classica tonda. Con queste dosi usate una teglia di 28 cm di diametro. Una volta cotto ho tirato fuori il pan di spagna dal forno e l'ho messo a raffreddare.

Nel frattempo ho preparato la crema pasticcera. In una ciotola ho unito i tuorli e lo zucchero e li ho sbattuti con la frusta. Ho aggiunto la fecola e ho mescolato bene. Ho fatto bollire il latte, quindi ne ho aggiunto un goccino alle uova. Ho mescolato bene, quindi ho versato le uova nel pentolino. Ho rimesso sul fuoco (basso!!) e sempre mescolando, ho fatto addensare. All'ultimo ho aggiunto la gelatina ammollata in acqua fredda e strizzata. Ho mescolato bene con la frusta, quindi ho messo la crema a raffreddare.
Ho montato la panna con le fruste, quindi l'ho aggiunta alla crema fredda, mescolando delicatamente. Ho spezzettato i marron glacé e li ho aggiunti alla crema.

Ho lavato bene i kakimela, quindi li ho sbucciati e tagliati a fettine il più possibile regolari. Le ho messe in padella, ho aggiunto lo zucchero e 1-2 cucchiai di acqua. Ho messo sul fuoco e ho fatto andare finché non si è creato un bello sciroppo. Ho messo a raffreddare.

Ho tagliato a metà il pan di spagna, quindi ho iniziato il montaggio del dolce. Ho ripreso la teglia quadrata che avevo utilizzato per la cottura del dolce (mi raccomando, che sia a cerniera!). Ho inserito la prima metà del pan di spagna, quindi l'ho ricoperta con la metà della crema chantilly. Ho preso i kakimela e li ho disposti sulla crema, conservandone alcune fette per la decorazione. Ho aggiunto la crema chantilly rimanente, quindi ho coperto con il pan di spagna.
Ho messo tutti in frigo per un paio di ore. A questo punto ho tolto la torta dallo stampo. Per ottenere un quadrato perfetto ed eliminare i bordi un po' rovinati ho tolto i bordi con un coltello seghettato, ma se non siete perfezioniste come me tenete il dolce così com'è. Con un colino ho coperto la torta con il cacao amaro e ho creato un piccolo fiore con le fettine di kakimela rimasti. Ho rimesso in frigo fino al momento di servire!

Con questa ricetta partecipo al contest de La cucina italiana in collaborazione con Desco:


domenica 13 novembre 2011

Rosti di patate con speck croccante e uova di quaglia

Rosti con speck croccante e uova di quaglia
Buonaseeeera :) Spero abbiate passato un ottimo weekend, io sicuramente! Oggi ho potuto spignattare in libertà e mi sono veramente rilassata. Giovedì è stato il compleanno di mia sorella quindi non potevo esimermi da prepararle un pranzo di compleanno per festeggiarla. La mattinata però non è iniziata nel migliore dei modi: mi sono accorta di essere senza uova e in più aprendo due pacchi di farina (chiusi!!), li ho trovati infestati dalle farfalline!! Ma voi come ve ne liberate?Ormai abbiamo provato di tutto! Fatemi sapere :)

In questo post vi mostro l'antipasto che ho preparato. Pensando a cosa preparare, mi è sembrato carino rifarmi ai gusti di mia sorella. Lei adora lo Spiegeleier: è un piatto tipico altoatesino, composto da patate salatate, speck e uovo all'occhio di bue, una delizia! Mi piaceva l'idea di prepararlo, ma non volevo fosse un secondo e in più mi stuzzicava l'idea di utilizzare i miei adorati coppapasta. Ho rivisitato il tutto ed ecco a voi cosa ne è risultato! E' davvero semplice da fare ma d'effetto!
Rosti con speck croccante e uova di quaglia
Ingredienti (per 4 persone):

3 patate grandi
4 fette di speck tagliate un po' spesse
12 uova di quaglia
olio d'oliva

Ho sbucciato le patate e le ho grattuggiate con il mixer, un po' grosse. Le ho messe in uno scola pasta e le ho lasciate a scolare 2 ore circa. In questo modo le patate si sono asciugate un po'.
Ho messo un po' d'olio in una padella. Una volta caldo, ho messo un coppapasta quadrato sulla padella e ho messo un po' di patate grattuggiate all'interno. Con un cucchiaio mi sono aiutata a pressarle bene. Ho fatto cuocere un pochino, quindi aiutandomi con un coltello ho levato il coppapasta. Una volta cotto su un lato, ho girato il rosti dall'altra e ho completato la cottura. Ho creato in tutto 8 quadrati, aggiungendo olio se necessario. Ho messo da parte al caldo.
Nella stessa padella ho cotto velocissimamente le fette di speck, rendendole croccanti. Ho messo anche queste da parte al caldo.
Sempre nella stessa padella ho rimesso il coppapasta usato precedentemente, quindi ho rotto 3 uova di quaglia. Siccome non è facile romperle senza spiaccicarle, rompevo il guscio sbattendole contro il bordo di un bicchiere, poi rompevo la pellicina con un coltellino affilato. Ho fatto cuoere finché l'albume non è risultato bello bianco.
Ho composto il piatto mettendo un quadrato di patate, aggiungendo lo speck, quindi ho messo un altro rosti e infine ho aggiunto le uova. Non serve salare perché lo speck è già molto salato.

giovedì 10 novembre 2011

Semifreddo alla cannella in crosta di panettone




Il tempo passa e Natale di avvicina...vi siete sentiti mali a sentirvelo dire il 10 di novembre? :) Se è così immaginatevi la mia reazione quando stasera, scendendo dal treno, mi sono ritrovata avvolta da luci e lucine natalizie. Panico!!
Sia chiaro, io adoro il Natale, le decorazioni e le lucine colorate, solo che magari le apprezzo più a dicembre, piuttosto che a inizio novembre :D
Cooomunque, c'è qualcuno che già pensa al natale: è pecorella di marzapane! Visto che l'anno scorso avevo realizzato una bella ricettina natalizia, ve la ripropongo per partecipare al contest, ma soprattutto perché voi possiate magari fare qualche prova prima di proporla, perché no, durante le feste :) Visto che vi permette di utilizzare anche il panettone avanzato, potete prendere in considerazione questa ricettina per riciclare il panettone avanzato!

Ingredienti (per 9 persone):

225 gr di panna fresca
150 gr di zucchero
4 tuorli
1 albume
rum
cannella
panettone (il mio era fatto in casa, ma potete utilizzare quello del supermercato o di pasticceria)

Innanzitutto ho tagliato del panettone fatto in casa a fettine sottili e vi ho rivestito uno stampo da plumcake. Ho diluito un po' di rum con dell'acqua e ho aggiunto 3 cucchiai di zucchero (sono in più rispetto ai 150 gr). Ho scaldato il liquido in microonde e utilizzando un pennello di silicone ho bagnato bene il panettone.
In un pentolino ho messo lo zucchero e ho aggiunto circa 3 cucchiai d'acqua, solo per bagnare lo zucchero. Ho scaldato a fuoco minimo fino a raggiungere i 120°. Una volta pronto, ho versato a filo lo zucchero sciolto sui tuorli e utilizzando delle fruste, ho montato i tuorli fino a completo raffreddamento. A parte ho montato la panna e sempre a parte ho montato anche gli albumi. Ho aggiunto la panna ai tuorli mescolando delicatamente con una spatola in silicone. Ho aggiunto anche gli albumi. Infine ho aggiunto la cannella fino a raggiungere l'intensità desiderata.
Ho versato il composto nello stampo e ho "chiuso" con altre fettine di panettone, bagnadole col rum.
Ho messo in freezer per far rassodare il tutto. Al momento di servire, ho girato il semifreddo su un "piatto da portata" e l'ho messo 10 secondi in microonde giusto per ammorbidirlo un attimo.

Con questa ricetta partecipoal contest di pecorella di marzapane:

lunedì 7 novembre 2011

Gratin di cavolfiore

Gratin di cavolfiore
Ciao lettori, buon lunedì a tutti! Sì, lo so, il lunedì non è il massimo per nessuno ma suvvia, in fondo il prossimo weekend non è poi così lontano ;)
Non so esattamente se qualcuno di voi si trova nelle zone critiche, ma spero con tutto il cuore che voi e i vostri cari stiate bene e che presto la situazione si risolva!
Ora passiamo all ricetta: so che non fa freddissimo, anzi, per essere il 7 di novembre è decisamente caldo! Tuttavia accendere il forno non è poi così male, soprattutto se per cucinare questo meraviglioso sformato! Si può chiamare sformato? Boh! Sta di fatto che è buonissimo, vi permette di utilizzare gli scarti e magari vi aiuta a far mangiare il cavolfiore anche a chi storce un po' il naso, che sia grande o piccino. Io l'ho fatto con la mozzarella (quella da pizza, visto che era avanzata), ma potete aggiungere prosciutto cotto, o altri formaggi, insomma, io vi do la base poi fate voi ;)
Gratin di cavolfiore
Ingredienti:

1 cavolfiore
70gr di burro
70 gr di farina
1 litro di latte
noce moscata
sale
pangrattato
mozzarella

Ho mondato e lavato e il cavolfiore. L'ho tagliato a pezzetti regolari e l'ho cotto in pentola a pressione.
Nel frattempo ho fatto sciogliere il burro in un pentolino, ho aggiunto la farina e ho mescolato bene. Ho fatto colorire l'impasto quindi ho aggiunto il latte poco a poco, mescolando con la frusta. Ho fatto rassodare un po', quindi ho aggiunto sale e noce moscata.
Ho tagliato la mozzarella a dadini piccoli piccoli.
Ho preso una teglia e l'ho "sporcata" con la besciamella. Quindi ho unito la besciamella al cavolfiore e alla mozzarella. Ho mescolato bene, quindi ho versato tutto nella teglia. Ho livellato con il cucchiaio e ho spolverato con il pangrattato. Ho infornato per circa un quarto d'ora, utilizzando il grill alla fine. Ho fatto raffreddare un pochino e ho servito.

venerdì 4 novembre 2011

Pannacotta al tè e cioccolato (Pannacotta with tea and chocolate)





Buonasera a tutti, pronti per il weekend? Io non vedo l'ora di riposarmi e rilassarmi, magari cucinare qualcosina di buono. Anche se ho diverse ricettine pronte per essere postate :) Ma si sa, una cuoca non si ferma mai!
Oggi non vi faccio i miei infiniti prologhi perché voglio presentarvi per bene la ricettina di oggi. Voglio svelarvi una cosa: spesso le ricette nascono per sbaglio! In fondo anche il panettone mica era previsto :) In un certo senso anche questa panna cotta ha una storia simile.
Avevo tanta panna avanzata, così mi sono messa a guardare un po' le ricette su internet della pannacotta. Più o meno tutte coincidevano riguardo le dosi, così ho fatto una media approssimativa e ho iniziato a cucinare. Peccato che...le dosi che avevo segnato fossero per 500 ml di panna, ma io ne ho usati 700 ml!! Panico, paura!!1che faccio?? Mi rivolgo alle bloggers più auteorevoli (Alessandra, Imma e Ale) e loro mi rassicurano, dicono di aspettare prima di fare qualcosa. Io mi fido e....meraviglia!!! E' venuta perfetta! Chi l'avrebbe mai detto, stavo per buttare tutto!

Mi sarebbe dispiaciuto buttare via tutto perché per preparare questa panna cotta ho utilizzato un metodo secondo davvero carino per aromatizzare la panna. La panna infatti ha la proprietà di prendere subito l'odore di ciò di cui è circondata, ecco perché vi consiglio di lasciare il cartone della panna aperto vicino all'aglio o la cipolla se volete poi usare il contenuto per ua torta ! :D Possiamo sfruttare questa proprietà per dare alla panna un aroma particolare, a prescindere dall'utilizzo che poi ne dobbiate fare, con le bustine del tè! Non solo tè nero, ma anche tè alla vaniglia e qualsiasi infuso che vi possa venire in mente! Grazie a questo procedimento potrete dare un gusto particolare alla vostra panna, senza dover avere a disposizione chissà quante spezie e senza dovervi preoccupare di filtrare il liquido.
Se volete scoprire come fare seguitemi in questa ricettina!Ah, con un infuso come ho fatto io, il dolce è perfetto per il periodo natalizio, magari accompagnato da piccoli quadratini di panettone abbrustoliti! :)

Ingredienti (per 5 porzioni abbondanti):

700 gr di panna fresca
80 gr di zucchero
90 gr di cioccolato fondente al 60% di cacao
10 gr di gelatina
3 bustine dell'infuso 1001 notte (è un infuso della pompadour a base di cannella, vaniglia, arancia, cannella, cicoria, liquirizia, zenzero, cardamomo, pepe nero e garofano. Secondo me si sposa perfettamente con il sapore del cioccolato)

Innanzitutto ho scaldato la panna, non deve bollire ma solo scaldarsi. Ho spento il fuoco e ho messo le bustine di infuso nella panna. Ho lasciato in infusione per 2-3 ore. Ho riportato al bollore, quindi ho spremuto bene le bustine e le ho buttate. Ho aggiunto lo zucchero e mescolato bene. Quindi ho aggiunto la cioccolata, ho spento il fuoco e e ho mescolato bene finché tutta la cioccolata si è sciolta.
Ho versato il liquido nelle coppette e ho messo in frigo per 4-5 ore.

Ingredients (serves 5):

700g of whipping cream
80g of sugar
90 g of 70% cocoa bittersweet chocolate
10g of jelly
3 sachets of 1001 notte infusion (it's an infusion made of cinnamon, vanilla, orange, chicory, liquorice, ginger, cardamom, pepper and clove. I think it's perfect with chocolate)

I heated the whipping cream, it must not boil, only heat up. I turned off the heat and put the sachets of infusion in the whipping cream I left in infusion for 2-3 hours. I boiled the whipping cream, then I squized the sachtes and throw away the, I added sugar and stirred well. I added chocolate, turned the heat off and stirred well until all the chocolate melted. I pourred the mixture in small cups and put them in the fridge for 4-5 little cups.


Con questa ricetta partecipo al contest di La pecorella di marzapane: