giovedì 13 dicembre 2012

Sono a Bolzano: dove mangio? Signaterhof

Niente da fare, fra raffreddori vari e impegni natalizi impellenti io in questo periodo non combino nulla! E no, non sto nemmeno cucinando, quindi mi sembra il momento gusto per parlarvi di un ristorante in cui ho mangiato ancora un mesetto fa, per il compleanno di mia sorella.



Si tratta del Signaterhof, che si trova a Signato, poco più sopra di Bolzano. La strada è un po' stretta e di notte non è illuminata, ma se avete un minimo di confidenza con le strade montane non avrete problemi ad arrivarci! ;) Sicuramente vale la pena farci un salto per la bellissima vista sulla conca bolzanina.





Quando arriviamo al Signaterhof, che per inciso è anche un albergo, siamo solo noi e una coppia di signori: non era decisamente alta stagione. La proprietaria ci fa accomodare nella Stube, tutta in legno e arredata all'altoatesina. L'atmosfera è accogliente e familiare, alle pareti sono appese vecchie foto della famiglia dei proprietari.

Il menù non è molto vasto ma i piatti proposti sono tutti tipici altoatesini, insomma, per fortuna niente menù turistico!



Decidiamo di dividerci due antipasti: un tagliere con salamino di cervo (uno più fresco e uno più stagionato), accompagnato da funghi porcini sott'olio fatti in casa, cetrioli e rafano bianco e un poatto di formaggi locali (fra cui il Graukaese o formaggio grigio, servito con le cipolle) accompagnati da una composta di pere.
Entrambi ottimi, sia per qualità che per quantità. Naturalmente abbiamo gustato il tutto con ari tipi di pane: bianco, di segale e lo Schuettelbrot.

Abbiamo poi optato per passare direttamente i secondi: viste le dosi i primi non ci sarebbero davvero stati.

Abbiamo assaggiato:



Groestl con insalata di cavolo cappuccio: uno dei mie piatti altoatesini preferiti, è così semplice ma così gustoso! Si tratta di una ricetta nata per riciclare la carne avanzata il giorno prima: veniva tagliata fina fina e saltata in padella con patate, cipolle e alloro. Naturalmente oggi non si usa più la carne del giorno precedente, ma questo piatto, servito nella stessa padella in cui viene cotto, conserva tutto il suo gusto. In questo caso avrei aggiunto un filino di grasso in più, ma era comunque buonissimo. Come contorno viene servita un'altreattanto tipica insalata di cavolo cappuccio, insaporita con olio, sale, pepe, semi di cumino e speck saltato in padella. A essere sincera ne ho assaggiate di più buone, c'era molta acqua di vegetazione (o di lavaggio?) sul fondo del piatto, mentre scarseggiavano olio e sale.



Stinco di agnello brasato con verdure e patate saltate: la carne è cotta alla perfezione e si scioglie in bocca. Perfetto equilibrio di sapori. Forse di troppo le verdure, lo stinco sta benissimo così, con le patate ch eraccolgono il sughetto avanzato.



Brasato al Lagrein con cavolo e cipolla croccante: anche in questo caso la carne è cotta alla perfezione e il Lagrein arricchisce e contemporaneamente esalta il sapore della carne. Ottima l'aggiunta della cipolla croccante che contrasta con la scioglievolezza del brasato.



Ci saremmo fermati lì, se non fosse per la signora che ci stuzzica la gola proponendoci una mousse di castagne. E' anche periodo, come rifiutare?



Un dolce davvero ben riuscito: la mousse è perfetta, compatta ma leggera. Si accompagna perfettamente alla salsa di caco, ottenuta semplicemente frullando la polpa del frutto. Ci stava anche la cialda, ottenuta con l'impasto tipico dei crostoli e coperta di zucchero a velo. Francamente di troppo la salsa al cicocolato, che copriva eccessivamente il sapore delicato della mousse e le prugne sotto spirito, che non centravano assolutamente nulla.



Per accompagnare il pasto abbiamo scelto di agevolare i commensali che hanno mangiato il brasato al Lagrein, scegliendo un Lagrein Gries riserva Alto Adige.

Il servizio è adeguato al livello del ristorante, la signora non ha una preparazione da scuola alberghiera ma è molto cordiale e simpatica. Ho notato anche la cortesia nello spiegare ai signori del tavolo di fianco a composizione dei vari piatti.

In definitiva, trovo che sia un buon posto dove mangiare con gli amici, tenendo ben presente che la cucina chiude presto e che si tratta comunque di un posto molto rustico. Prezzi legermente sopra la media, ma comunque in linea con la qualità offerta.

Vi lascio i recapiti:

Albergo Signaterhof ***
39050 Signato (BZ)

tel: 0471 365353
mail: info@signaterhof.it
sito web: http://www.signaterhof.it/index.asp

3 commenti:

  1. Che meraviglia di piatti!!! Grazie per il consiglio! Baci :-)

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  2. Conosco Bolzano ma molto meno i suoi piatti tradizionali. Grazie per questa presentazione così succulenta, magari un pò troppo lontana dai miei gusti siciliani, ma molto curiosa :)

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  3. La cucina altoatesina a me piace molto anche perchè frequento le zone da quando sono piccola quindi da tanti anni....amo tanto le vostre zone e le vostre montagne ..generalmente vado in Val Pusteria o a Bressanone( altopiano delle mele Naz lì si mangia bene anche da Jonathan ma non è ristorante è un Hotel..) ....consiglio l'Oste Scuro vicino Piazza Duomo o anche Fink sotto i portici sempre a Brixen..... ho mangiato benissimo da entrambi. ..e vogliamo parlare dei rifugi? Uno meglio dell'altro... se hai voglia di fare un giro sul mio blog vedrai knodl ecc.... e la merenda pusterlese della Gampen Alm in Val di Funes ... ci sarai stata sicuramente.... beata te che abiti in quelle zone wonderful.. buon anno e complimenti per il blog ciao e Felice Anno Nuovo Lia

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